giovedì 26 gennaio 2012

PER NON DIMENTICARE

Una macchia di sporco
dentro sudicie mura
 e tutt´attorno il filo spinato
 30.000 ci dormono...
 Sono stato bambino tre anni fa.
 Allora sognavo altri mondi.
 Ora non sono più un bambino,
 ho visto gli incendi
 e troppo presto sono diventato grande.
 Ho conosciuto la paura,
 le parole di sangue, i giorni assassinati...

Alla luce di una candela m´addormento
 forse per capire un giorno
 che io ero una ben piccola cosa,
 piccola come il coro dei 30.000,
 come la loro vita che dorme
 laggiù nei campi,
che dorme e si sveglierà,
 aprirà gli occhi
 e per non vedere troppo
 si lascerà riprendere dal sonno...

 Hanus Hachenburg, da Vedem, settembre 1944

mercoledì 25 gennaio 2012

IL SILENZIO E LA PAROLA

 "Il silenzio e la parola: cammino di evangelizzazione"è il tema del Messaggio pontificio per la 46^ Giornata per le Comunicazioni Sociali.
Il messaggio è ricco di spunti per tutti, ma particolarmente per quanti hanno responsabilità educative.
Educarsi ed educare  al silenzio, all'ascolto, alla riflessione, alla contemplazione, all'uso opportuno della parola, al dialogo ....  è oggi necessario. Sovente, infatti, affoghiamo  in un mare di chiacchiere;   ci troviamo disorientati in un ginepraio di vociare e di brusii; siamo  sopraffatti da litigiosi  o autoreferenti starnazzamenti;  restiamo  intossicati da tv e telefonini ....
Quali itinerari seguire, quali azioni intraprendere per educarci ed educare a quel silenzio che parla,  interroga,  aiuta il discernimento,  favorisce la creatività, stimola relazioni positive con noi stessi e con gli altri ....
Il metodo e le varie attività scout ci danno molte possibilità ed occasioni a proposito. Basta ricercarle e valorizzarle. Fanno parte integrante del nostro cammino scout (e non solo).
Sarebbe interessante raccogliere riflessioni ed  esperienze ad hoc. Inviatecele in maniera che possano essere condivise con altri. Le attendiamo!
                                                                                                                                                            Giovanni
Dal Messaggio del Papa:

" .... Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall’altro, scegliamo come esprimerci. Tacendo si permette all’altra persona di parlare, di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre così uno spazio di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l’espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa.     Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami ....."

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martedì 17 gennaio 2012

ATTIVITA' SETTORE SPECIALIZZAZIONI 2012


ATTIVITA’ 2012
Campi nazionali di competenza E/G
22 – 26 giugno Mani abili al campo (Campismo e mani abili)
9-13 luglio Pionieri e trapper con arte e fantasia (Pionieristica e trapper)
23-27 agosto Animazione espressiva (avventura, espressione, mani abili)
27-31 agosto Explò (sherpa, natura, orientamento)

Campi nazionali di specializzazione R-S
8-11 marzo Terre selvagge – Avventura sulla neve - Etna
18-22 agosto Soccorrere e costruire (pronto soccorso e pionieristica)
28-31 agosto Sentieri del bosco, sentieri della vita (esplorazione)

Stages nazionali per Capi
2-4 marzo Tracce del wild – Strada, natura, neve - Parco Nazionale del Pollino
24-25 marzo Percorsi e tecniche di sopravvivenza
24-25 marzo Pionieristica (progettare e costruire)
5-6 maggio L’arte del campeggiare (le tecniche del trapper)
5-6 maggio L’arte del fare (abilità manuale)
5-6 maggio Espressione e animazione liturgica

Incontro degli Staff della Massariotta ( formazione, verifica e progettazione)
3-4 marzo

lunedì 16 gennaio 2012

AVVENTURA PER CAPI e RS

TRACCE DEL WILD - STRADA- NATURA- NEVE
dal 2 al 4 marzo nel Parco nazionale del Pollino
uno stage nazionale per capi
Iscrizioni: Stages per capi

TERRE SELVAGGE - AVVENTURA SULLA NEVE
dall'8 all'11 marzo, per i sentieri dell'ETNA,
Avventura e competenza
un campo nazionale di specializzazione per scolte e rovers maggiorenni

Iscrizioni: Campi specializzazione RS


martedì 10 gennaio 2012

UNA MERAVIGLIOSA AVVENTURA


UNA MERAVIGLIOSA AVVENTURA CHE HA LASCIATO UNA GRANDE TRACCIA
Ho deciso di partecipare a questo campo all'ultimo minuto! Infatti fino a poco tempo prima del campetto il brevetto era solo una grande ambizione, ma poi chiesi ai miei capi reparto e loro mi dissero che ero pronta per andare e così partii per questa meravigliosa avventura! All'inizio ero un po' spaesata: non conoscevo nessuno, ma poi mi sono calata subito nell'atmosfera! La presentazione è stata bellissima: i costumi, l'organizzazione, tutto fatto al meglio come l'avevo sempre immaginato! Ma le altre attività non sono state da meno: fare i mocassini, i vestiti, le pitture, i braccialetti, gli acchiappasogni, tutte cose che mi avevano sempre incuriosito ma che non avevo mai avuto l'occasione di provare a fare! Inoltre le attività di espressione non erano le solite scenette ma tutto girava intorno a varie attività basate anche sulla creatività (dote che è importante per un attore).
E che dire delle attività serali, sono state quelle che mi sono piaciute di più! Ho amato girare nel bosco la sera e i percorsi, le storie davanti al fuoco degli indiani mi hanno donato sensazioni che non provavo da tanto tempo e ho sentito come "un senso di casa". Sopratutto l’attività dell’ultima notte. Oh, è stata davvero speciale! E’stata un percorso che non solo mi ha divertita ma mi ha fatto veramente crescere (tutto il campo mi ha fatto crescere) non in modo "superfluo", ma in modo semplice e genuino come noi ragazzi dovremmo crescere ogni giorno! Il dormire da sola, gli incontri con gli “spiriti del bosco” mi hanno davvero coinvolta e appassionata e mi hanno fatto riflettere di più sulla vita e su quanto siamo diversi, ma simili gli uni dagli altri e che molte volte si guardano solo certi aspetti della vita! L'incontrarsi di vari ragazzi di altri gruppi mi ha anche fatto capire quanto siamo vicini gli uni agli altri: ho socializzato vivendo un esperienza di gruppo e di scambio culturale. Ho imparato molto da questo campo e molte attività sull'espressione mi sono giovate anche all'interno del reparto anche se non miro al brevetto di animazione. A questo punto posso solo dire: "grazie continuate così e non cambiate perché è stata un esperienza che ha lasciato il segno e credo che forse altri campi così meravigliosi e appassionanti ne rivivrò ben pochi nella mia vita!". Dicendo questo ritengo di parlare a nome di tutti quelli con cui ho stretto amicizia in questo campo: ci avete davvero sorpreso ed è stata una più che piacevole sorpresa! Grazie di tutto, grazie di averci dato la gioia di vivere questo campo!
Anna Volcan - (Gruppo Acireale 1°)

giovedì 5 gennaio 2012

VIENI, C'E' UNA CASA NEL BOSCO


"Vieni, c'è una casa nel bosco..." … la canzone originale ha quasi settant’anni, essendo stata scritta nel 1943; la base scout della Massariotta ha trent’anni di meno, essendo nata nel 1973, ma le analogie con il testo e la partitura sono molte e del resto non riesco a immaginare la Massariotta come un semplice luogo fisico, raccolto tra i castagni del bosco e lo stradone impolverato – la Regia Trazzera di borbonica memoria – che da Marineo punta verso Ficuzza, quindi cos’è questo posto sospeso tra la realtà e la fantasia, tra il presente e la memoria, dove si gioca, si impara, si fa amicizia, ci si innamora, si fatica, si prega, si canta, si suda, dove si conoscono persone nuove che parlano lingue diverse, dove si accolgono alti prelati, amministratori pubblici, docenti, professionisti ma anche indiani, aborigeni, maghi, fachiri, stregoni, avventurieri, dove si stampano giornali, si creano canzoni, si montano tendopoli, si spengono incendi, si costruiscono torrette, si danza attorno al fuoco, si usano bussole e cartine topografiche….
Ho perso lo sguardo per un attimo e mi sono accorto che i miei 33 anni alla Massariotta (era il 1978) mi hanno regalato tutte queste cose, ma anche molto di più: ci sono cresciuto in questa base, ho conosciuto persone che mi hanno aiutato a diventare adulto e qui ho costruito alcuni dei legami più saldi della mia vita. Un luogo magico? La magia non è mai stata nelle mie corde, preferisco definire la Massariotta come un luogo accogliente, accogliente come può esserlo una casa, la propria.
Dal 1973 a oggi in questo pezzetto di Sicilia sono stati accolti migliaia di scout, migliaia di giovani e adulti mai considerati degli ospiti ma dei “padroni di casa”; una casa che in quasi quattro decenni è cresciuta, si è ingrandita, si è dotata di alcuni comfort per essere ancora più accogliente per chi ha scelto – e sceglie tuttora - di viverci un periodo della propria esistenza. Come ogni casa, la Massariotta racconta anche di coloro che l’anno abitata, amata e resa migliore: ogni volta che si varca il cancello d’ingresso si è accolti anche dalle braccia spalancate di questi amici.
Quando – almeno tra altri quattro decenni, ma anche cinque – io, Giovanni e tanti altri “padroni di casa” non ci saremo più, continueremo ad accogliere coloro che vorranno percorrere un po’ del loro cammino alla Base; l’auspicio è che questo luogo, con la sua storia e con la sua straordinaria ricchezza frutto di mille esperienze vissute, possa essere custodito (e migliorato), proprio come si fa con i luoghi cari, come le proprie case. E le case devono essere vissute, altrimenti diventano musei; e non è la stessa cosa.
Luigi Perollo

domenica 1 gennaio 2012

SIATE SOBRI E VIGILI


PER I SENTIERI DELLA SOBRIETA’

La grave crisi economica che inaugura il nuovo anno ci invita a riscoprire la sobrietà e l’intraprendenza come stile di vita. Sobrietà non è miseria né vuoto esistenziale; è abitudine a discernere, a scegliere quel che conta, ciò che ha valore, ciò che dà valore. Per noi scout è essenzialità, una continua sfida a mettere nello zaino della nostra quotidianità ciò che è veramente necessario, lasciando da parte il superfluo, l’appariscente, l’alienante.
Intraprendenza è la capacità di darsi da fare, di sviluppare competenza e creatività, di saper guardare anche oltre l’orizzonte per individuare spazi di impegno, maturare in disponibilità e in spirito di servizio, promuovere pace e giustizia, superando ogni forma di ignavia. E’ l’essere sempre pronti del motto scout. E’ apprendere ad operare, con e per gli altri, con saggezza e sapienza, per migliorare se stessi e l’ambiente in cui si vive. E’ il camminare verso una meta. E’ lasciare una traccia positiva lungo il proprio cammino.
Siamo invitati ad essere “leggeri e pensosi”, persone semplici e leali, sobri e vigili nel parlare, nel progettare, nel relazionarci agli altri e alle cose, nel gestire saggiamente tempo e risorse, nel governare la nostra vita, nell’educare.
I sentieri della sobrietà fanno cadere tanti inutili orpelli, fanno tacere vane chiacchiere, danno spazio al silenzio, alla riflessione e alla contemplazione, ma anche all’intraprendenza. Perciò ci aiutano ad agire responsabilmente, orientati da verità, bellezza e bontà. Sono sentieri che ci fanno incontrare le virtù, al di là di ogni forma di consumismo, dell’autoreferenza, della trasgressione, della violenza e della sopraffazione. La sobrietà, infatti, orienta, dà luce e valore, non rende schiavi o passivi. Essa non va parlata, ma agita, anche nelle piccole azioni di ogni giorno.
Educare alle virtù, oggi, può essere difficile, ma è una sfida da accettare per “lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.
Possiamo aiutarci l’un l’altro ad essere sobri, virtuosi ed intraprendenti? Faremo del nostro meglio, con l’aiuto di Dio.
Fraterni auguri per l’anno nuovo! Giovanni Perrone