venerdì 29 novembre 2013

GIOVANI ED ANZIANI, UNA RICCHEZZA PER IL FUTURO

“ ……. Un secondo pensiero è rivolto ai giovani e agli anziani: il riconoscimento delle differenze valorizza le persone, a differenza dell’omologazione, che è il rischio di scartarle perché non sono in grado di cogliere il significato. Oggi, i giovani e i vecchi vengono considerati scarti perché non rispondono alle logiche produttive in una visione funzionalista della società, non rispondono ad alcun criterio utile di investimento. Si dice sono “passivi”, non producono, nell’economia del mercato non sono soggetti di produzione. Non dobbiamo dimenticare, però, che i giovani ed i vecchi portano ciascuno una loro grande ricchezza: ambedue sono il futuro di un popolo …… “ 

lunedì 25 novembre 2013

EVANGELII GAUDIUM ... sulla strada del Vangelo


Tutti fuori. 

In un vitale dinamismo di "uscita"

Fuori, sulle strade aperte della via pulchritudinis, la via del Vangelo. Perché solo uscendo si può rimanere fedeli a Cristo e alla natura propria della Chiesa. 
È la sollecitudine di un padre quella che definisce l’Evangelii gaudium, la prima esortazione apostolica di Francesco, che invita «a uno stato permanente di missione» e nasce dal «generoso», «improrogabile» bisogno di «rinnovamento», per «avanzare nel cammino di una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno» 

                                                                                               Leggi: EVANGELII GAUDIUM

SEBY IRACI, IL NUOVO RESPONSABILE SPECIALIZZAZIONI DI MARINEO

A Spettine, nel corso dell’annuale convegno nazionale dei Capi e dei Master del Settore Specializzazioni dell’AGESCI, tenutosi il 23-24 novembre, è avvenuto il cambio di consegne tra i responsabili del Settore di varie Basi Scout (Bracciano, Colico, Costigiola e Marineo) ove operano le Specializzazioni. Al Convegno hanno partecipato 25 capi, master e tecnici della Base Massariotta-Marineo.
Seby Iraci è stato chiamato a sostituire Giovanni Perrone (che ha ricoperto l’incarico nazionale per 40 anni). Seby è capo ad Augusta, dal 1990 ha partecipato ai campi di specializzazione, prima come allievo, poi come rover, come aiuto capo e capo campo.
All'incontro hanno preso parte gli Incaricati nazionali al coordinamento metodologico,  e alle Branche E-G ed R-S, il responsabile della Route. Oltre a fare il punto sulla situazione dei campi del Settore (  campi nelle 12 Basi nazionali), si è riflettuto sul tema della Route nazionale R-S, ci si è confrontati con “testimoni di coraggio” e si sono progettati i laboratori che il Settore terrà alla Route nonché sulle grandi costruzioni (portale, altare, issa ….) che saranno realizzate dal Settore e coordinate dalla Base di Spettine. Anche i master di pionieristica di Marineo daranno il loro contributo.


mercoledì 20 novembre 2013

Giovani oltre gli stereotipi. Sono studiosi e impegnati

Giovani oltre gli stereotipi.  Sono studiosi e impegnati

Presentato il Rapporto 2013 di Istituto Toniolo e Fondazione Cariplo.
I ragazzi dichiarano di avere molta fiducia nella famiglia e nella scuola. Non sono schizzinosi: il 47% si adatta a impieghi pagati poco e il 46,5% svolge attività non coerenti con il titolo di studio. Il 48% è pronto ad andare all’estero per un’occupazione.
Hanno valori forti e sognano un Paese capace di aiutarli. E, invece, si trovano con istituzioni in cui nutrono scarsa fiducia: partiti e Parlamento sono bocciati senza appello, mentre si salvano l’Unione Europea e il Presidente della Repubblica Nonostante tutto, più della metà vuole una famiglia con almeno due figli. Un grande segno di speranza
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I giovani che non ti aspetti. Altro che bamboccioni, “choosy” (schizzinosi) e poco impegnati. Il “ritratto del giovane italiano”, che emerge dal Rapporto, curato da Ipsos per Istituto Toniolo e Fondazione Cariplo, presentato ieri alle Gallerie d’Italia di Milano, è di tutt’altro tenore e mostra una generazione (quella dei cosiddetti “millennials”, diventati maggiorenni do­po il 2000), che ha voglia di prendere in mano la propria vita, di costruire da sé il proprio futuro, ma si scontra con un sistema Paese incapace di offrire vere opportunità e so­stenere chi vuole mettersi in gioco.
Il lavoro  
Anche se l’80% dei giovani intervistati si dichiara «complessivamente soddisfatto» del proprio lavoro, leggendo tra le righe dell’indagine si scopre una realtà molto più articolata e, per certi versi, preoccupante, soprattutto sul versante della qualità del lavoro stesso. Il 47% del campione dichiara, infatti, una «bassa soddisfazione» del livello salariale raggiunto, anche se è costretto ad adeguarsi, mentre il 46,5% svolge un lavoro non coerente con il percorso di studio seguito. A dimostrazione di un grande spirito di adattamento, il 48% dei giovani italiani si dichiara pronto ad andare all’estero per migliorare le proprie opportunità di lavoro. Ma anche allontanarsi dalla famiglia di origine, persino espatriare non è garanzia di successo. Il 65,3% dei maschi e il 61,8% delle ragazze che ci hanno provato, dopo un periodo di autonomia lontano da casa, sono tornati a bussare alla porta dei genitori perché costretti a rientrare. In questo la crisi economica ha giocato un ruolo importante, dato che il 46,7% di chi oggi è senza lavoro, l’ha perso alla scadenza del contratto che non è più stato rinnovato.
La famiglia
Tra le certezze della vita, gli intervistati al primo posto mettono, ancora una volta, la famiglia. E questo vale sia per il nucleo di origine, sia (e a maggior ragione) per la famiglia che desiderano formare. Per il 76,5% la famiglia «tiene» e per l’84% l’esperienza familiare è stata di aiuto nel coltivare le proprie passioni e nell’affermarsi nella vita. L’87,8% trova nella famiglia di origine un sostegno nel perseguire i propri obiettivi. Forti di un’esperienza positiva, per la gran parte degli intervistati, i giovani desiderano allora formarsi una fa­miglia propria e la sognano numerosa. Il 57,9% delle ragazze e il 53,3% dei ragazzi vuole mettere al mondo almeno due figli e solo una minoranza (il 5,5 % delle donne e il 9,3% degli uomini) pensa di non averne.
Le istituzioni
Bocciate senza appello. I giovani intervistati per il Rapporto 2013 non hanno certo risparmiato critiche alle istituzioni, verso cui non nutrono grande fiducia. Anzi, scorrendo i giudizi espressi si può appunto parlare, come fanno i ricercatori, di «solenne bocciatura».
All’ultimo posto si trovano i partiti politici, che hanno ricevuto la sufficienza (voto maggiore o uguale a 6) appena dal 9,2% del campione.
Non va molto meglio al governo, sufficiente per il 17%, mentre i sindacati sono riusciti a strappare un 6 al 29% degli intervistati. In cima alla graduatoria troviamo l’Unione Europea, promossa dal 41,8% dei giovani italiani, seguita dal Presidente della Repubblica (37,9%).  Molta fiducia è riversata sulla scuola (promossa dal 56,8%) e sulle forze dell’ordine (56,2%). Un discorso a parte merita la Chiesa cattolica, che ha ricevuto la sufficienza dal 53,2% dei giovani. Le interviste, però, sono state effettuate prima dell’elezione di papa Francesco.
Paolo Ferrario

IL PRIMO RITRATTO DEI “MILLENNIALS”
Il Rapporto giovani, promosso dall’Istituto Toniolo e dalla Fondazione Cariplo, è stato realizzato dal centro ricerche Ipsos su un campione di 9mila persone tra i 18 e i 29 anni, che sarà seguito per cinque anni. «L’impostazione della ricerca – spiega il demografo dell’Università Cattolica, Alessandro Rosina, tra i curatori dell’indagine – consente un esame approfondito di importanti passaggi biografici degli intervistati, come la conclusione del percorso formativo, l’entrata nel mondo del lavoro, l’abbandono della famiglia di origine o la nascita del primo figlio». I temi dell’indagine, in una dimensione generale, riguardano i valori, le aspettative, i progetti e le scelte di vita dei giovani, la loro percezione della Chiesa, la fiducia nelle istituzioni, il loro ruolo nella società civile e il rapporto tra le generazioni. Nello specifico, i giovani sono intervistati su grandi temi: la scuola, il lavoro, le nuove tecnologie e i nuovi linguaggi, lo sviluppo sostenibile, la partecipazione e l’impegno sociale.
«Scopo fondamentale del Rapporto – prosegue Rosina – è comporre il più approfondito e articolato ritratto della generazione dei millennials, cioè di coloro che hanno raggiunto i 18 anni nel nuovo millennio, una fascia di popolazione cruciale per comprendere l’evoluzione della società italiana nel breve­medio


Avvenire, 19.11.2013. pag. 5

domenica 3 novembre 2013

TORE AGOSTINI E' TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

TORE  è TORNATO ALLA
 CASA DEL PADRE

Sin dal primo anno collaborò attivamente alla conduzione dei campi nazionali di specializzazione e alla costruzione della Massariotta.

Salvatore Agostini è tornato alla Casa del Padre. Ho avuto la fortuna di conoscerlo ancora ragazzo e di accompagnarlo nei suoi primi anni di scout nel Reparto di Marineo.  La lealtà, la fedeltà agli impegni assunti, la  passione e la testardaggine nel fare bene ogni cosa, la competenza, l’attenzione ai problemi sociali, l’amicizia, la generosità lo hanno caratterizzato sin dai primi passi nello Scautismo. Ricordo il suo forte  impegno  scout e sociale nel Clan cittadino di Palermo, la sua attiva ed instancabile partecipazione ai campi di lavoro nei primi anni della Base scout della Massariotta, annoverandosi tra i primi costruttori della Base. Proprio 40 anni fa, partecipò, come esperto di hebertismo, ai primi campi nazionali di specializzazione svoltisi a Marineo. La sua generosa collaborazione proseguì negli anni successivi.
 Era consapevole del male che lo stava consumando e molto dispiaciuto dall'essere di peso ai suoi familiari.
Esprimiamo alla moglie Patrizia e ai suoi familiari il nostro cordoglio e accompagniamo Tore con la nostra preghiera nel suo cammino sui sentieri del Cielo.
Grazie, Tore, per la tua sincera e perenne amicizia, per la grande collaborazione che hai dato e per il tuo generoso impegno nell’associazione e nella vita.
                                                                                                                                         Giovanni Perrone

Nelle foto: 1964 - Campo regionale esploratori (Tore, il primo a sinistra in piedi)
1973 - Primo campo nazionale di  specializzazione (Tore, il primo a sinistra nella fila in basso)
                                                                                                              
FORZA E GENEROSITA’, I TRATTI DEL SUO CARATTERE
Nel  luglio del 1970 vivevo l’esperienza del mio secondo campo scout. Eravamo a Munciarrati  -tra Collesano e Isnello -  e il campo stava prendendo forma.  Mentre le squadriglie montavano le tende, lo staff predisponeva i servizi generali. Nello spiazzo principale, sotto il sole cocente, un giovane aiuto capo con indosso una logora tuta rossa da lottatore  greco romano, sudava copiosamente per scavare i fossi in cui sarebbero stati piantati i pali dell’issabandiera. Nei suoi gesti c’era una forza e una determinazione che fecero scattare in me un desiderio di emulazione. Si sapeva nel gruppo che era stato esploratore scelto e che aveva partecipato al Jamboree del 1967 in Idaho e per molti di noi tutto ciò era una sorta di mito. Ecco, pensai, da grande mi piacerebbe diventare così. Lo conobbi meglio nei giorni successivi e mi resi conto che dietro quell’energia c’erano tanta voglia di vivere e di realizzare qualcosa per gli altri. Forza e generosità erano i tratti del suo carattere e descrivevano quell’idea di scout che mi è sempre rimasta nel cuore e che, anche grazie alla sua testimonianza,  cerco ancora oggi  di realizzare. Nel settembre del 1973 fu proprio lui a parlarmi della repressione in Cile e dell’uccisione di Allende. Passeggiavamo lungo i binari della stazione di Enna in occasione di un’Assemblea di quella che ancora era l’ ASCI e che presto sarebbe diventata la tumultuosa Agesci degli anni 70. Fu l’ iniziazione alla  consapevolezza politica cui Tore era già pervenuto in quegli anni difficili  del post concilio anche attraverso l’adesione a Cristiani per il Socialismo e alla rivista COM NUOVI TEMPI, intorno a Padre Nino Fasullo.
Negli anni successivi, quando le età consentirono un’amicizia più paritaria rimasi in contatto con Tore apprezzandone direttamente anche la professionalità. Ora se ne è andato. Troverà Daniele, Ciccio e tanti altri che lo hanno preceduto e da lassù continuerà a sorriderci con un pizzico di ironia. Ciao Tore,  che i sentieri del cielo siano lievi sotto i tuoi scarponi.
                                                                                                                  Loris Sanlorenzo – Palermo 15°


UN CAVALIERE ERRANTE
Quando un compagno di strada ci lascia la mente comincia ad affollarsi di immagini, impressioni, frasi legate alla sua persona. Certamente molti lo ricorderanno per il suo impegno tra gli scout, nei campi di lavoro alla Massariotta e nei campi di specializzazione.
Io voglio ricordare Tore come una persona che ha mantenuto uno stile al di là delle convinzioni personali che negli anni ha maturato.  Il suo stile era quello di un cavaliere errante.
Se aveva un’idea, una convinzione, un progetto, era disposto a metterci tutte le sue energie per convincersi e convincere altri della loro bontà ed era pronto a lavorare sodo, a percorrere lunghi viaggi alla ricerca della dimostrazione del valore dell’impresa. A questa ricerca si dedicava senza risparmiare il suo tempo e le sue energie. Se le sue convinzioni cambiavano, lo diceva con trasparenza e le sue scelte pratiche erano coerenti. Del cavaliere errante aveva la concezione un po’ disincantata, sognante, della vita e la fiducia nell’impresa.
Ho visto questo comportamento nei dibattiti tra rover nel clan cittadino di Palermo nei primi anni ’70 e l’ho rivisto, intatto, nell’uomo maturo impegnato nella sua professione.
Nel vendere case Tore metteva, come un tempo, lo stesso sforzo di guardare un “affare” con obiettività, lo sforzo di scoprire il lato interessante di una proposta che andava fatta con trasparenza e senza voler forzare sugli aspetti commerciali a scapito di quelli che riguardavano la soddisfazione del cliente, l’utilità condivisa.

                                                                                                                                      Antonio Tagliavia

IMPEGNO, TENACIA, LABORIOSITA', LEALTA'
Salvatore Agostini Agente immobiliare, è stato tra i fondatori della base scout "Massariotta" di Marineo Nell' infuocata estate del 1973 Salvatore Agostini era in prima fila nel bosco della Ficuzza, in contrada Massariotta, per allestire il primo campo scout siciliano, assieme ai "rover" del Reparto di Marineo. Agostini, per tutti "Tore", si faceva notare per l' impegno, la tenacia, la generosità, la lealtà, la passione e la voglia di fare bene ogni cosa. Inconfondibile la tuta rossa da lottatore di grecoromana con cui si muoveva freneticamente da un punto all' altro del campo. C' era da allestire il campo di hebertismo e lui mise su una squadra di giovani esploratori per costruire gli attrezzi della prima palestra siciliana all' aria aperta dedicata a quell' attività. Nella vita di tutti i giorni Agostini era agente immobiliare, ma per tutti era l' infaticabile scout circondato dall' aura del mito: nel 1967 era stato al "Jamboree", nell' Idaho, per il raduno mondiale degli scout. Se n' è andato il 3 novembre, a 62 anni.
                                                                                                                   Mario Pintagro

venerdì 1 novembre 2013

GRATITUDINE - OGNISSANTI

Alzatevi la mattina e ringraziate la Vita per ciò che avete, e se non avete nulla
ringraziate per il fatto di non avere nulla,
perché, evidentemente, il motivo per cui non avete nulle
è che usereste male le cose,
per cui è un bene che non abbiate nulla
finché non siete pronti interiormente.
La Gratitudine è un pilastro del lavoro su di 
Oltre alla Gratitudine c’è la Fede,
 ossia la capacità di sentire che qualunque cosa vi riservi la vita
è sempre la cosa migliore per il vostro cammino evolutivo.
Questa è Fede e la Fede dà sicurezza …
che è un’altra importante emozione superiore.
Una persona che prova Gratitudine, ha Fede e sente Sicurezza dentro di sè diventa invulnerabile, inarrestabile, un punto di Luce, un faro per chi la circonda.
Abituatevi a provare Gratitudine fino alle lacrime

e la vostra vita verrà capovolta nel giro di pochi mesi.
                                                                                                  Salvatore Brizzi

Buon onomastico a tutti per la festa di Tutti i Santi