giovedì 22 novembre 2012

CONVEGNO NAZIONALE SPECIALIZZAZIONI

MASTER DELL'ARTE SCOUT : NATI PER APPASSIONARE
Sorridere, accompagnare, incoraggiare,  fare insieme, entusiasmare ..., caratteristiche dell'arte del master nello scautismo.


Oltre cento capi campi e master, provenienti dalle varie Basi del Settore Specializzzioni, si sono ritrovati nell'annuale incontro del Settore tenutosi a Spettine dal 16 al 19 novembre. La base di Marineo è stata rappresentata da 15 capi impegnati nella conduzione dei vari campi. Quest'anno il Convegno, oltre a riflettere sulle attività svolte e sul futuro del Settore (che celebra 45 anni di vita), ha dato ampio spazio ai master e al loro fondamentale ruolo svolto nei campi e nei vari ambiti associativi in cui sono coinvolti.
Intense le varie attività proposte e coordinate dagli Incaricati Nazionali al Settore, Simona Marini e Amedeo Borricelli.   
Ecco una breve (ed incompleta) sintesi. Dopo una riflessione sui campi effettuati e  sulle statistiche di partecipazione ai campi e agli stages (che testimoniano l'interesse degli adolescenti e il buon servizio svolto dal Settore), si sono svolti dei gruppi di lavoro (animati dai master) sulle principali tecniche dello scouting. Sono seguiti due interventi del magistrato Maurizio Millo ( percorsi di competenza  nella vita, nello scautsimo e nella professione ) e del master Vito Zaldini ( la competenza del master). L'arte del master - è stato detto- è  basata sul cuore, sul cervello, sulla competenza e sulla passione. E' un'arte che va rigenerata giorno per giorno e che viene arricchita nel farne generoso dono agli altri. Capo campo e master sono due ruoli che interagiscono dinamicamente all'interno di ogni attività del Settore per garantire ad ogni campo qualità educativa e qualità tecnica.       
Altri interventi che hanno assicurato al Convegno qualità ed hanno stimolato la discussione e la riflessione sono stati svolti dagli incaricati nazionali e-g, dalla branca r-s (sulla preparazione della route nazionale r-s) e dalle incaricate nazionali alla comunicazione e alla stampa. Al Convegno ha partecipato anche il presidente dell'Ente nazionale Mario di Carpegna, Piero Gavinelli, già  capo scout e incaricato per il Settore. Da tutti è stato evidenziato il significativo ruolo svolto dal Settore che da quasi conquant'anni opera attraverso le sue Basi,  rendendo un servizio di qualità ai ragazzi, ai capi e all' intera Associazione.
Lucina Spaccia e Sergio Cametti hanno presentato i dati relativi al progetto Basi Aperte che da 15 anni coinvolge ogni anno diverse centinaia di alunni, in particolare a Piacenza e Roma.
Lucina Spaccia ha curato la parte spirituale, che insieme alla celebrazione eucaristica, ha accompagnato tutto il Convegno.
La Base di Cassano ha presentato un video che fa sintesi delle attività svolte dalle varie Basi.
Sono stati distribuiti i cd che raccolgono le "schede di qualità" preparate dagli staff dei vari campi.
Il Convegno ha anche previsto un momento di festa per ringraziare Gigi Menozzi per i suoi 45 anni di impegno nel Settore e a Spettine. A proposito c'è stato il passaggio di testimone tra Gigi e il nuovo responsabile della Base di Spettine, Livio Pinto.
Festa anche per i 40 anni di gemellaggio tra le due prime basi del settore Specializzazioni, Spettine e Marineo. I capi di Marineo, per ricordare la feconda interazione progettuale ed operativa tra le due basi, hanno donato delle ceramiche a Gigi Menozzi, a Norberto Ramella, a Franco Veneziani e alla Base di Spettine.

martedì 6 novembre 2012

SCAUTISMO e DISOCCUPAZIONE


CONTRO LA DISOCCUPAZIONE

 “Se con lo Scautismo possiamo contribuire, anche in minima misura, a guarire questa infezione in mezzo a noi, renderemo un servizio veramente nazionale  cristiano.

L’attuale depressione industriale dovrebbe, speriamo, essere superata fra non molto, ma i cattivi effetti della disoccupazione dureranno, nelle sue vittime, per tutta la vita: in quanto non impiegabili esse avranno come prospettiva  una triste esistenza. 

La maggior parte dei nostri gruppi scout ha giovani disoccupati tra i loro membri, e molti altri ne hanno accettati in qualità di fratelli minori. Nell’uno e nell’altro caso possiamo far qualcosa per salvarli dalla disoccupazione, se miriamo a dar loro:

  1. Un carattere che li abitui a contare su se stessi e li metta in grado di aprirsi la loro strada nel mondo;
  2. Capacità manuali (e capacità imprenditoriali), in modo da possedere qualche arte;
  3. La salute fisica, così da poter sopportare i tempi difficili;
  4. La felicità, aiutandoli ad apprezzare la vita in un’atmosfera di buone amicizie.
Con questo possiamo se non altro far qualcosa per trarli fuori dallo stato di profondo scoraggiamento in cui, senza loro colpa, si trovano”.

                                          Baden-Powell, da The Scouter, aprile 1932

                                                   (periodo della grande depressione)