giovedì 23 aprile 2015

SAN GIORGIO, PATRONO DEGLI SCOUT

Buona festa di San Giorgio!
Preghiera a San Giorgio

O invitto campione della Fede
glorioso martire san Giorgio,
tu che sconfiggendo Satana,
ci mostrasti quale cura
deve avere il cristiano
nel respingere ogni sorta di tentazione,
ottieni dal Signore di passare nella purezza
e nell'esercizio d'ogni eletta virtù
la nostra età giovanile
per renderci utili a noi stessi e agli altri
e meritevoli del Paradiso
Così sia.
 
 

domenica 19 aprile 2015

GENDER? -MASCHIO e FEMMINA DIO LI CREO' !


"La teoria del gender mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa"

Durante l'Udienza Generale, papa Francesco esorta alla riscoperta e alla valorizzazione della complementarità tra uomo e donna, creati a immagine e somiglianza di Dio
di Luca Marcolivio


Maschio e femmina li creò. Dopo aver toccato, durante le ultime udienze generali, vari aspetti della pastorale familiare, nella catechesi del 15 us, papa Francesco si è soffermato sul primo fondamento biblico dell’amore familiare: la complementarità tra uomo e donna, i quali “stanno al vertice della creazione divina”.
È la Genesi a ricordarci che “Dio, dopo aver creato l’universo e tutti gli esseri viventi, creò il capolavoro, ossia l’essere umano, che fece a propria immagine” (cfr. Gen 1,27).
Come per tutti gli altri esseri viventi, Dio determina la differenza sessuale anche per gli umani, tuttavia “solo nell’uomo e nella donna essa porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio”.
Uomo e donna sono “a immagine e somiglianza di Dio” e la Genesi “lo ripete per ben tre volte in due versetti (26-27)”, ha osservato il Papa. Questa somiglianza non è solo riscontrabile nell’uomo e nella donna presi singolarmente, ma anche nell’uomo e nella donna “come coppia”.
Al tempo stesso, la differenza tra maschio e femmina “non è per la contrapposizione, o la subordinazione, ma per la comunione e la generazione, sempre ad immagine e somiglianza di Dio”.
Questa reciprocità aiuta l’umanità a “crescere armonicamente” e “quando ciò non avviene, se ne vedono le conseguenze”, ha detto il Papa.
“Siamo fatti per ascoltarci e aiutarci a vicenda - ha proseguito -. Possiamo dire che senza l’arricchimento reciproco in questa relazione - nel pensiero e nell’azione, negli affetti e nel lavoro, anche nella fede - i due non possono nemmeno capire fino in fondo che cosa significa essere uomo e donna”.
Da parte sua, la “cultura moderna” ha aperto nuovi spazi per la “comprensione di questa differenza”, introducendo però anche “molti dubbi e molto scetticismo”.
Secondo il Santo Padre, ad esempio, la “teoria del gender” è probabilmente anche “espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa”.
Il rischio è quello di “fare un passo indietro”, in quanto “la rimozione della differenza, infatti, è il problema, non la soluzione”. Proprio per questo, l’uomo e la donna devono “parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più”, trattandosi “con rispetto” e cooperando “con amicizia”. Queste “basi umane”, sostenute dalla “grazia di Dio”, pongono le basi per “progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita”.
Il matrimonio “è una cosa seria, e lo è per tutti, non solo per i credenti”, ha aggiunto il Papa, esortando quindi “gli intellettuali a non disertare questo tema, come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta”.
Se l’“alleanza dell’uomo e della donna” fallisce, “inaridisce il mondo degli affetti e oscura il cielo della speranza” e, in tal senso, “i segnali sono già preoccupanti e li vediamo”, ha affermato Bergoglio.
A questo proposito, il Papa ha puntualizzato la necessità che “la donna non solo sia più ascoltata, ma che la sua voce abbia un peso reale, un’autorevolezza riconosciuta, nella società e nella Chiesa”, sulla scia della considerazione che Gesù ha delle donne nel Vangelo.
Una seconda riflessione, Francesco l’ha dedicata al “tema dell’uomo e della donna creati a immagine di Dio”, chiedendosi se la crisi di fede odierna, che spesso degenera nel “cinismo”, non sia anche “connessa alla crisi dell’alleanza tra uomo e donna”.
È proprio la Genesi a ricordarci che “la comunione con Dio si riflette nella comunione della coppia umana e la perdita della fiducia nel Padre celeste genera divisione e conflitto tra uomo e donna”.
È in questo contesto che emerge con più forza la responsabilità della Chiesa nel far “riscoprire la bellezza del disegno creatore che inscrive l’immagine di Dio anche nell’alleanza tra l’uomo e la donna”, ha sottolineato il Santo Padre.
“La terra si riempie di armonia e di fiducia quando l’alleanza tra l’uomo e la donna è vissuta nel bene. E se l’uomo e la donna la cercano insieme tra loro e con Dio, senza dubbio la trovano”, ha poi concluso.
(Zenit.org)
                    UDIENZA GENERALE