martedì 6 novembre 2012

SCAUTISMO e DISOCCUPAZIONE


CONTRO LA DISOCCUPAZIONE

 “Se con lo Scautismo possiamo contribuire, anche in minima misura, a guarire questa infezione in mezzo a noi, renderemo un servizio veramente nazionale  cristiano.

L’attuale depressione industriale dovrebbe, speriamo, essere superata fra non molto, ma i cattivi effetti della disoccupazione dureranno, nelle sue vittime, per tutta la vita: in quanto non impiegabili esse avranno come prospettiva  una triste esistenza. 

La maggior parte dei nostri gruppi scout ha giovani disoccupati tra i loro membri, e molti altri ne hanno accettati in qualità di fratelli minori. Nell’uno e nell’altro caso possiamo far qualcosa per salvarli dalla disoccupazione, se miriamo a dar loro:

  1. Un carattere che li abitui a contare su se stessi e li metta in grado di aprirsi la loro strada nel mondo;
  2. Capacità manuali (e capacità imprenditoriali), in modo da possedere qualche arte;
  3. La salute fisica, così da poter sopportare i tempi difficili;
  4. La felicità, aiutandoli ad apprezzare la vita in un’atmosfera di buone amicizie.
Con questo possiamo se non altro far qualcosa per trarli fuori dallo stato di profondo scoraggiamento in cui, senza loro colpa, si trovano”.

                                          Baden-Powell, da The Scouter, aprile 1932

                                                   (periodo della grande depressione)

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