A dispetto dei profeti di sventura,
l’ottimismo guarda la realtà col cuore
Visione e creazione
Ottimismo:
visione o creazione della realtà? Posta l’alternativa in questi termini secchi,
non saprei quale delle due scegliere. Se rispondo che l’ottimismo è “visione”
della realtà, mi si potrebbe dire che chiudo gli occhi davanti al male e adotto
una concezione ingenua della vita. Se rispondo che è “creazione” della realtà,
ecco qualcuno pronto a giurare che sono un idealista, un hegeliano di destra, e
che non credo nell’esistenza oggettiva delle cose.
Essendo
cattolico e simpatizzante di san Tommaso (si può dire in una rivista…
francescana?), potrei cavarmela con un et-et: perché, in effetti, penso che
l’ottimismo sia visione e creazione della realtà. In un certo senso il
vocabolario Treccani conforta questa mia scelta, illustrando così il termine
“ottimismo”: «Nel linguaggio comune, la disposizione psicologica che induce a
scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, oppure ad
attendersi uno sviluppo favorevole del corso degli eventi (in contrapposizione
a pessimismo)».
L’ottimismo
è prima di tutto visione, perché scorge e apprezza nella realtà quegli elementi
positivi, spesso nascosti, che .....
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