A
volte le relazioni virtuali rischiano di condurre i giovani su terreni
rischiosi
di Carlo Climati
Il
desiderio di calarsi in una realtà virtuale e di vivere emozioni diverse sta
contagiando sempre di più i giovani, immersi nel mondo del web.L’intero ambiente di internet si può considerare una specie di trionfo del
sogno sulla normalità della realtà quotidiana. In rete ci sono stati siti che
hanno proposto l’acquisto di un appezzamento di terra sulla Luna o su Marte, da
donare come regalo originale a un amico, a un parente o alla propria fidanzata.
Il cliente riceverà un pacco dono contenente un certificato di proprietà e una
mappa del corpo celeste, con una freccia che indica il terreno acquistato.
C’è anche chi utilizza il web per coltivare rapporti umani ed allargare le
proprie amicizie. Ad esempio, è molto diffusa la tendenza a cercare l’amore in
rete. Esistono numerosi siti specializzati in questo tipo di attività. In
alcuni casi è possibile mettere su internet la propria fotografia, con una
scheda personale che descrive l’anima gemella che si sta cercando.Fa una certa impressione vedere la massiccia presenza di foto di ragazze di
Paesi poveri. Dietro questo fenomeno si nasconde spesso una profonda
disperazione. Per tante ragazze il web rappresenta la speranza di trovare un
amore vero, che possa strapparle da una vita difficile.Purtroppo, però, non tutti i corteggiatori virtuali sono in buona fede. Non
sono rari i casi di persone senza scrupoli che sfruttano la rete per adescare
brave ragazze con false promesse. Le illudono, per portarle via dal proprio
Paese e condurle sulla strada della prostituzione.
Sono questi i rischi di certe relazioni virtuali, che sembrano sempre più
diffuse. Sono lontani i tempi del colpo di fulmine, dei mazzi di fiori e delle
serenate sotto il balcone. Invece di uscire di casa, sforzandosi di incontrare
le persone, oggi si preferisce l’ipotetica scorciatoia di internet. Il computer
diventa una specie di “lampada di Aladino”, per tutti gusti e per tutti i
sogni.Nella famosa fiaba, un ragazzo ha la possibilità di vedere esauditi i
propri desideri grazie a un genio nascosto in una lampada magica. Aladino strofina
la lampada e così, il genio esce ed esaudisce i suoi desideri.
Con il computer, il meccanismo è lo stesso. Invece di strofinare la
lampada, si tocca il mouse e si spingono i tasti della tastiera. Come per
incanto, sullo schermo si possono materializzare i desideri più disparati:
dalla ricerca di un amore all’interpretazione di un ruolo alternativo e
fantastico, in un Carnevale senza fine.
Il bisogno di costruirsi una vita parallela attraverso la rete non è
necessariamente negativo. Può anche rappresentare il desiderio di
sperimentarsi, di mettersi alla prova, di osservarsi in dimensioni diverse da
quella abituale. Oppure, semplicemente, c’è la voglia di tuffarsi in un mondo
di fantasia, lontano dalla monotonia di quello reale.Nella vita di tutti i giorni, a volte, i giovani vivono pressioni molto
forti. I mezzi di comunicazione impongono modelli di perfezionismo
schiaccianti. Tutto deve essere bello e irraggiungibile come negli spot
pubblicitari o sulle copertine di certe riviste.
Ecco perché alcuni ragazzi avvertono la sensazione di non farcela e di non
riuscire a raggiungere certi modelli. Allora sentono il bisogno di rifugiarsi
in dimensioni virtuali in cui potersi muovere liberamente, senza essere
giudicati.Ovviamente il rischio di un’eventuale vita virtuale può essere quello di
cercare una fuga dalla realtà. Dietro la scelta ripetuta di creare relazioni
via internet può nascondersi l’incapacità di costruire rapporti veri. Ed è qui
che bisogna fare attenzione.
Basta poco per accorgersi che non siamo più noi a comandare il computer, ma
è il computer a guidare i nostri gesti o addirittura le nostre emozioni. Il
“clic” del mouse scandisce il ritmo di una non-vita che rischia di prendere il
posto di quella reale.Oggi siamo chiamati ad una nuova sfida educativa: quella di aiutare i
giovani a non naufragare nel vastissimo mare di incontri virtuali via internet.La rete non è uno strumento da demonizzare. Bisogna semplicemente
utilizzarla nel modo giusto, stimolando i ragazzi a non bere passivamente tutto
ciò che viene proposto attraverso certi siti.
E’ importante essere vicini ai giovani ed insegnare loro come vivere
serenamente la dimensione della fantasia, con gioia e buon senso. In questo
modo, il mondo alternativo di internet tornerà ad essere una piccola parentesi
vissuta in modo sano, per lasciare poi spazio ad un autentico confronto
quotidiano con il mondo vero che ci circonda.
ROMA, 04
Gennaio 2013 (Zenit.org)
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