IL DISCORSO DEL PAPA AI RAGAZZI
"Si può vivere chiusi in se stessi?"
Carissimi ragazzi e ragazze dell’ACR (ACIERRE),
sono contento di incontrarvi e di accogliere i vostri auguri per il Natale
del Signore. Vi saluto con affetto, insieme con i vostri educatori, il
presidente Prof. Franco Miano e l’assistente generale Mons. Domenico
Sigalini.
Mi avete detto che siete "in cerca di autore" e che questa è la frase guida
del vostro cammino di quest’anno in ACIERRE. Mi verrebbe subito da chiedervi:
Chi è questo autore? Lo avete già trovato? Sono certo che, con i formatori e con
gli altri amici dell’Azione Cattolica, troverete una risposta sempre più chiara
alla vostra ricerca e sarete capaci di aiutare anche molti altri a trovarla.
Però, vorrei anch’io dirvi qualcosa. Anzitutto, so che voi cercate l’autore
della vita, chi vi aiuta a vivere bene, contenti con voi stessi e con gli altri.
Ma noi sappiamo chi è questo autore: è Dio, che ci ha mostrato il suo volto. Dio
ci ha creati, ci ha fatti a sua immagine, soprattutto ci ha donato il suo Figlio
Gesù, che si è fatto bambino - lo contempleremo tra poco nel Santo Natale -, è
cresciuto da ragazzo come voi, ha percorso le strade di questo nostro mondo per
comunicarci l’amore di Dio, che rende bella e felice la vita, piena di bontà e
di generosità.
Certamente voi cercate anche l’autore della vostra gioia. Se vi chiedessi che
cosa vi dà gioia, forse la risposta sarebbe: i giochi, lo sport, gli amici, i
genitori, che vivono per voi e vi vogliono bene. Sono tanti che vi rendono
felici, ma c’è un grande Amico che è l’autore della gioia di tutti e con il
quale il nostro cuore si riempie di una gioia che sorpassa tutte le altre e che
dura per tutta la vita: è Gesù. Ricordate, cari amici: quanto più imparerete a
conoscerlo e a dialogare con Lui, tanto più sentirete nel cuore di essere
contenti e sarete capaci di vincere le piccole tristezze che ci sono a volte
nell’animo.
Inoltre, siete in cerca dell’autore dell’amore. Si può vivere da soli, chiusi
in se stessi? Se riflettete un momento, vedrete che la risposta è un chiaro:
"no". Tutti abbiamo bisogno di voler bene e di sentire che qualcuno ci accetta e
ci vuole bene. Sentirsi amati è necessario per vivere, ma è altrettanto
importante essere capaci di amare gli altri, per rendere bella la loro vita, la
vita di tutti, anche dei vostri coetanei che si trovano in situazioni difficili.
Gesù ci ha fatto vedere con la sua vita che Dio ama tutti senza distinzione e
vuole che tutti vivano felici. Mi piace, allora, questa vostra iniziativa nel
mese di gennaio per sostenere un progetto in Egitto di aiuto concreto a ragazzi
di strada.
Infine, voi cercate sicuramente l’autore della pace, di cui il mondo ha tanto
bisogno. Spesso gli uomini pensano di poter costruire la pace da soli, ma è
importante capire che è Dio che può donarci una pace vera e solida. Se lo
sappiamo ascoltare, se gli facciamo spazio nella nostra vita, Dio scioglie
l’egoismo che spesso inquina i rapporti tra le persone e tra le Nazioni e fa
sorgere desideri di riconciliazione, di perdono e di pace, anche in chi ha il
cuore indurito.
Cari ragazzi e ragazze dell’ACIERRE, vi auguro di fare questa ricerca
insieme, tra di voi e con i vostri compagni di scuola e di giochi. Se vi aiutate
l’un l’altro a cercare il grande Autore della vita, della gioia, dell’amore,
della pace, scoprirete che questo Autore non è mai lontano da voi, anzi, è
vicinissimo: è il Dio che si è fatto bambino in Gesù!
Cari amici, un augurio di Buon Natale
Benedetto XVI
Roma, 20 dicembre 2012
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