“Svegliati o tu che dormi, destati dai morti
e Cristo ti
illuminerà”. (Ef 5,14)
Questo
invito di San Paolo risuona in tutto il tempo dell’Avvento, tempo di
preparazione al Natale, ma anche tempo di riflessione profonda sul senso della
nostra vita che, in attesa dell’ultima venuta di Cristo alla fine dei tempi, è
chiamata ad assumere alcuni atteggiamenti fondamentali in attesa del proprio
Salvatore.
Tra
questi atteggiamenti la vigilanza del
cuore assume una particolare importanza. Non si tratta di stare attenti
soltanto a quanto accade attorno a noi, nel mondo, nella nostra famiglia,
durante le nostre giornate, ma piuttosto di una attenzione del cuore, una
vigilanza su quei movimenti del nostra interiorità dove si gioca l’autenticità
del nostro rapporto con Dio.
Svegliati
o tu che dormi! È l’invito rivolto a me, a te, ad ogni uomo
chiamato a risorgere dall’appiattimento della propria quotidianità, spesso
segnata dalla sofferenza, dallo scoraggiamento, dal buio del non senso dovuto alla
perdita dei valori e dalla mancanza di punti di riferimento.
…e Cristo ti
illuminerà. Questo è
il vero Natale, l’accoglienza di una persona: Gesù Cristo, una presenza
importante e significativa per ognuno di noi. Un Bambino che nasce a Betlemme, avvolto
in fasce e deposto in una mangiatoia. Un bambino indifeso dove si nasconde
l’onnipotenza di Dio che ancora una volta visita il suo popolo nella sua grande
bontà e misericordia.
Andiamogli incontro, non perdiamo questa occasione,
accogliamolo nel nostro cuore per risvegliarci a vita nuova.
Auguri di un santo Natale.